Alcune curiosità toponomastiche di Roma – 2 parte
Proseguiamo l’itinerario alla scoperta dei nomi romani, con il vasto repertorio di vicende, miti, aneddoti e segreti che riposa in quei nomi. Molta storia della città è contenuta anche nei nomi delle numerosissime chiese. Piazza della Pace (a pochi passi da Piazza Navona), per esempio, costituisce un piccolo slargo, quasi nascosto, che deve il suo nome a un momento importante della storia d’Italia. Intorno al 1480, qui c’era una chiesetta intitolata a Sant’Andrea che aveva all’esterno un’immagine della Madonna. Durante una serata all’aperto, finita in rissa, una sassata colpì il volto di Maria che cominciò a sanguinare. Papa Sisto IV si recò in processione sul luogo del prodigio e lo interpretò come un monito contro le guerre che dilaniavano l’Italia dopo la congiura dei Pazzi a Firenze. Il pontefice volle che sul posto fosse costruito un tempio dedicato alla Madonna della Pace, quale voto per invocare Maria affinché scongiurasse altre lacerazioni nella penisola.
Altra curiosità riguarda Piazza della Quercia (alle spalle di Piazza Farnese), l’origine del cui nome è ancora dubbia. La versione più accreditata è quella che racconta di una chiesetta, affidata nel 1532 alla potente corporazione dei macellai romani. Come è tradizione, i lavoratori appartenenti alla stessa categoria provenivano per la maggior parte dalla stessa località, in questo caso, da Viterbo e dal suo contado. La chiesetta, che era in origine intitolata a San Nicolò di Capodiferro, sarebbe divenuta Santa Maria della Quercia per onorare anche a Roma la Madonna venerata nell’omonimo santuario di Viterbo, dove si custodisce l’immagine miracolosa dipinta sopra un coccio di tegola, trovata appoggiata al tronco di una quercia.