TU QUOQUE BRUTE, FILI MI.
Ma Bruto era veramente figlio di Cesare? In assenza di prova di DNA resteremo per sempre col dubbio! Tuttavia a noi piace pensarlo e ci piace raccontarvi questa storia da un’angolatura un po’ particolare: come l’arrivo di Cleopatra influì sulla decisione di Bruto e Cassio di capeggiare il complotto.
La madre di Bruto, lo sanno tutti, è Servilia, della nobile famiglia patrizia dei Servili, allora sposa di un Marco Giunio Bruto, tribuno della plebe. Lui, Cesare, è bellissimo, più alto della media, giovanissimo. Di lei non abbiamo nessun ritratto, ma certamente deve essere bella. Bella, intelligente e dotata di un fascino imperituro, tanto che il loro amore adultero dura circa trent’anni.
Sesrvilia resta incinta. Gli anni passano e Bruto non nasconde le sue idee oligarchiche.
Cesare è generale invincibile. Bruto è in pericolo. E’ allora che Servilia rivela a Cesare la sua verità, quando il figlio rischia di essere sconfitto e ucciso dal padre. “Risparmia Bruto”, sono le sue ultime parole all’amante. Cesare mantiene la parola e sul campo di battaglia ordina: “non toccate Bruto”.
Bruto così torna a casa sano e salvo, tra le braccia di sua madre che, probabilmente, gli racconta tutto. Dovrebbe tornare anche l’amante, ma la guerra non è finita e Cesare si getta all’inseguimento di Pompeo…fino in Egitto. E’ qui che vede per la prima volta Cleopatra. Lui ha 52 anni, lei appena 20. Dimentica la guerra civile, Roma e…Servilia.
Al rientro di cesare a Roma, Servilia è pronta ad accoglierlo: lei non può certo competere con la giovinezza della rivale, ma la sua figlia più giovane, Giunia terza è il ritratto preciso di lei sedicenne, quando per la prima volta aveva incontrato Cesare. Così gliela offre e cesare ricambia con munificenze e onori.
Cesare riparte, vince ancora… A Roma sale tra i senatori l’astio nei suoi confronti mentre Bruto si dimostra sempre più un loro convinto sostenitore.
Servilia intanto rivive il suo amore per cesare attraverso la giovane figlia, ma a Roma giunge lei, la rivale, Cleopatra. Con lei c’è il piccolo Tolomeo Cesare, frutto dell’amore tra lei e Cesare. Gli animi si infiammano, il rischio che Cesare legalizzi il suo matrimonio
con Cleopatra e riconosca il piccolo Tolomeo è ventilato da Cassio. Significherebbe il ritorno dei Re, la fine della Repubblica… di certo è la fine per Giunia Terza e soprattutto per Servilia, che stavolta, pur subodorando la congiura, non si schiererà con Cesare e lascerà che Bruto, suo filgio, punisca il traditore.
Maria Elena Mastroiacovo
Centro Guide Roma